
Piano terra: Le radici bresciane
La terza stanza: Gli amici
Primo pannello
Nel pannello si può vedere la foto del Dosso, la casa di mamma Giuditta a Verolavecchia, e, sotto, una lettera manoscritta di Giovanni Battista Montini a Lionello Nardini (1897-1918), suo caro amico, che, entrato in Seminario nel 1913, chiamato alle armi nel 1916, morirà in un ospedaletto da campo a Vesio di Tremosine.
Lionello fu in fama di santità, per la sua pietà, carità e zelo. Paolo VI scriverà che egli lo “guidò” con il suo esempio nel seminario. Sulla stessa linea vi sono due fotografie di gruppo: il primo rappresenta i giovani riuniti per gli esercizi spirituali nella casa Sant’Antonino di Brescia (1914); il secondo i ragazzi della Congregazione mariana dell’Istituto Arici di Brescia, di cui Montini era prefetto (8 dicembre 1914).
Al centro, troviamo un gruppo di amici dell’Oratorio San Filippo Neri dei Padri della Pace (1916): vi si notano l’amico Andrea Trebeschi (Brescia 1897-Gusen 1945), con il quale collaborò al giornale studentesco “La fionda”, e Padre Giulio Bevilacqua (1881-1965), che fu decisivo per la sua formazione e che Paolo VI creerà cardinale. Accanto una fotografia, al liceo classico Arnaldo (1916), che presenta Montini tra gli amici di una vita, due dei quali (Francesco Castagna e Alessandro Capretti) con la divisa militare: Giovanni Battista si teneva in contatto con loro al fronte attraverso la corrispondenza e l’invio di libri. Vicina si trova una lettera di mons. Giandomenico Pini (1871-1930), assistente ecclesiastico generale della Fuci dal 1907 al 1923, datata 22 giugno 1918.
In basso si trovano due lettere autografe di Montini: una ad Andrea Trebeschi del 16 dicembre 1937 e una a Padre Giulio Bevilacqua del 29 novembre 1940. Accanto una fotografia che rappresenta Montini in Svizzera, a Lugano, con il fratello Francesco, Padre Bevilacqua, e l’Abate benedettino Anselm Fellmann ( 21. Juni 1890 in Sursee; † 17. Oktober 1970 in Engelberg).